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A seguito della pubblicazione del D.P.C.M. del 26 aprile 2020 (in allegato), ed inizio in data 4 maggio 2020 della fase 2 dell’emergenza COVID 19, si comunica la riapertura di numerose attività i cui codici ATECO, estesi fino alla sesta cifra, sono pubblicati sul sito della Camera di Commercio di Mantova ed in allegato alla presente.

In particolare:

Sempre dal 4 maggio 2020 è consentita la ristorazione con asporto.

Per le attività che restano sospese valgono le precedenti disposizioni, compresa l'eventuale richiesta di autorizzazione da inviare alla Prefettura, qualora non l'abbiano già fatto.

Si allega inoltre una sintesi delle attività consentite in Lombardia che tiene conto delle previsioni contenute nell'ultima ordinanza regionale n. 539 del 3 maggio 2020 (che comprende la precedente ordinanza n. 538 del 30 aprile 2020).

Si informa infine in merito la risposta avuta da Regione Lombardia circa la possibilità di vendere nei mercati scoperti tutti i prodotti agricoli, anche piantine, sementi, ecc.., ovvero, come precisato nell'ordinanza regionale, è previsto lo svolgimento dei mercati limitatamente alla vendita di prodotti alimentari, pertanto è ammessa nei mercati la presenza anche dei produttori agricoli, ma solo nel caso in cui questi ultimi vendano prodotti alimentari.

Decreto del TAR della Lombardia n. 634 del 22 aprile 2020 (in allegato).

Come precisato nelle FAQ di Regione Lombardia, anche a seguito di questo decreto, resta consentita la consegna al domicilio da parte degli operatori commerciali al dettaglio per tutte le categorie merceologiche come previsto dalla FAQ pubblicata sul sito del Governo:

D: I negozi e gli altri esercizi di commercio al dettaglio che vendono prodotti diversi da quelli alimentari o di prima necessità e che quindi sono temporaneamente chiusi al pubblico, possono proseguire le vendite effettuando consegne a domicilio?

R: Sì, è consentita la consegna dei prodotti a domicilio, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari sia per il confezionamento che per il trasporto, ma con vendita a distanza senza riapertura del locale. Chi organizza le attività di consegna a domicilio - lo stesso esercente o una cd. piattaforma - deve evitare che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro.